Giancarlo Cauteruccio parla delle sue numerose messe in scena di testi teatrali (e non solo) di Samuel Beckett e della lunghissima e fertile frequentazione con le opere di un autore che è divenuto una guida nel suo cammino artistico. Il titolo dell’incontro riprende il titolo del libro che il regista ha pubblicato con Clichy nella collana Sorbonne, nel gennaio 2016: Samuel Beckett. Nel buio di un teatro accecante.
“Con Beckett si incontra – come io ho incontrato – un vero maestro, capace di condurre nella qualità del buio, del vuoto, dell’assenza, dell’immobilità, dell’attesa e nella consapevolezza del fallimento. È così che riusciamo ad accostarci al destino della nostra esistenza e guardare con la lente di ingrandimento nei luoghi reconditi del nostro corpo, un corpo che siamo chiamati a trascinare nel mondo così come nella scena.”
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