ideazione, coreografia, regia, luci Patrizia Cavola, Ivan Truol
con Nicholas Baffoni, Andrea Di Matteo, Valeria Loprieno, Cristina Meloro, Camilla Perugini
musiche originali Epsilon Indi
costumi Milena Corasaniti
amministrazione Letizia Coppotelli
organizzazione Emanuela Mino
management e distribuzione Theatron 2.0
produzione Atacama
con il contributo di MIC Ministero della Cultura, REGIONE LAZIO – Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili
in coproduzione con Paesaggi del Corpo – Festival Internazionale Danza Contemporanea
residenze La Scatola Dell’Arte
La Danza della Realtà prosegue la ricerca ispirata all’universo di Alejandro Jodorowsky che come primo step aveva dato vita allo spettacolo Galleggio, Annego, Galleggio. La ricerca parte dalla lettura di “Cabaret Mistico” e delle brevi storie riportate nel libro, che le diverse culture e tradizioni filosofiche ci hanno lasciato – Sufi, Buddhiste, Alchemiche, Koan, Haiku, Zen, Tibetane. Un viaggio attraverso le contraddizioni dell’essere umano con attenzione a sorriderne poiché ‘Il sapere e il riso si confondono’ (Ludwig Wittgenstein).
Di Jodorowsky ci incanta lo sguardo visionario, che posato sulla realtà e sulla condizione esistenziale dell’essere umano, li coglie in maniera puntuale e profonda e al tempo stesso li proietta in un’altra dimensione surreale, fantastica, espandendone oltremisura l’impatto e la valenza significante. Attraverso il suo sguardo l’esistenza ci appare come il viaggio di una comunità itinerante, come un grande circo all’interno del quale, un’umanità strabordante in movimento su una pista immaginaria e sommersa, in una continua alternanza galleggia, annega, galleggia.
Abbiamo percorso i temi e l’immaginario che le storie ci suggerivano, per poi dare vita a una materia originale e personale che, con naturalezza, ha preso le distanze dalla fonte. Tema centrale la complessità del vivere contemporaneo e la natura antica, ancestrale dell’uomo che permane anche nella contemporaneità. .
Il progetto coreografico vuole unire l’elaborazione della danza/poesia fisica ad un lavoro di costruzione delle immagini pittorico e visionario, all’uso della parola e del suono, all‘interazione con le musiche originali composte da Sergio De Vito.
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