scultura in ferro Sebastiano Pelli
un progetto a cura di Sebastiano Pelli, Andrea Montagnani
Dopo un anno dalla performance/installazione LASTCALLFORHUMANITY, l’artista Sebastiano Pelli torna a Orizzonti Verticali con il progetto Diffusori di contenuti, che prevede la realizzazione di dieci piccoli megafoni, ciascuno ispirato a una delle passate edizioni del festival. Se il megafono di LASTCALLFORHUMANITY con le sue dimensioni monumentali rappresentava un monito a un’umanità “sorda”, una sollecitazione di animi e coscienze, un’eco di suoni e sensazioni per dar voce a una natura ormai sopraffatta, i diffusori di contenuti saranno lo strumento per lasciare la parola alla comunità, lo strumento attraverso il quale chiunque avrà la possibilità di diffondere le proprie idee in forma “amplificata”.
A tale scopo, appositamente per celebrare la X edizione, sarà prodotto uno solo dei piccoli megafoni, e sarà installato per tutta la durata del Festival nel cortile del Palazzo del Comune a disposizione degli abitanti della città, dei turisti di passaggio o del pubblico che parteciperà agli spettacoli. Un’azione partecipata che sottolinea una delle motivazioni che nel 2013 hanno spinto la Compagnia Giardino Chiuso a realizzare la prima edizione proprio a San Gimignano, ripensandola come una “cittadella della creatività”, crocevia sulla francigena per l’incontro tra culture diverse, pronta ad accogliere “artisti pellegrini”.
Il sodalizio tra il progetto di Sebastiano Pelli e Orizzonti Verticali nasce dall’analogo intento di diffondere contenuti – siano essi di natura teatrale, performativa, artistica – di propagare “onde di pensieri”, “visioni”.
Un’opera d’arte? Una performance partecipativa? Un’icona? Il piccolo DIFFUSORE DI CONTENUTI sarà il mezzo attraverso cui ristabilire connessioni “analogiche” promuovendo il coinvolgimento diretto del pubblico, che, nella libera interazione con l’opera, diventerà a sua volta protagonista di una performance. Un pensiero bisbigliato, cantato, urlato attraverso il “diffusore” si trasformerà in etere arrivando all’orecchio dei passanti, che contribuiranno a propagare il “contenuto”.
La realizzazione delle altre 9 piccole opere avverrà in un momento successivo; le opere saranno messe in vendita e contribuiranno a finanziare una nuova installazione/performance, un dialogo con l’arte performativa per sostenere la creazione artistica attraverso un processo produttivo sostenibile.
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