[…] “Torno a casa perché dopo questi ultimi cinque anni – continua con evidente amarezza il maestro Cauteruccio – ho assistito alla disfatta del Teatro Studio che io ho considerato come un figlio, perché io non ho figli, ma questo figlio è stato completamente distrutto, cancellato, e nonostante tutte le mie proposte, non ho trovato nessuna risposta che potesse dare continuità a quello che io avevo imparato in questi ultimi 40 anni e che avrei voluto trasferire con cura alle nuove generazioni, nell’ambito del teatro, della ricerca e della sperimentazione. Ed invece, questo silenzio che si è creato intorno a me, mi ha costretto ad andarmene per tutelare quel poco di creatività che mi rimane, allora, torno a casa”. […]
23 marzo 2021
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